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Aumenta la pressione sull'UE con l'embargo su petrolio e gas in un tiro alla fune legale tra tubi e rubli
OIL & GAS • A seguito dell'adozione unanime da parte dell'UE di un quinto pacchetto di sanzioni contro la Russia, la Commissione europea sta elaborando una proposta di embargo sul petrolio e il gas russi. Mentre il suo obiettivo sarebbe quello di porre fine alla guerra entro poche settimane, raggiungere l’indipendenza di Germania, Italia, Austria, Ungheria dal petrolio e dal gas russi avrà un prezzo elevato. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha detto che un embargo sul gas causerebbe povertà di massa in Europa. In vista di un sesto pacchetto di sanzioni, la Commissione ha pubblicato orientamenti tecnici per 17 paesi su come potrebbero tagliare la loro dipendenza dal petrolio e dal gas.
L'ex consigliere economico capo di Putin ha dichiarato che questo embargo potrebbe porre fine alla guerra entro 8 settimane, sostenendo così anche le accuse dei governi occidentali di finanziare forzatamente la guerra della Russia - dai salari dei soldati all'industria delle armi. Mentre alcuni accusano la Germania di cercare di mitigare il peso di decenni di ritardi strategici, rimpiazzare le importazioni rimane un grattacapo logistico.
RUBLI PER IL GAS • A seguito del decreto del presidente Putin del 31 marzo sulla richiesta di pagamento in rubli da "paesi ostili", la Commissione europea ha avvertito che il pagamento del gas in rubli potrebbe violare le sanzioni dell'UE, secondo un'analisi giuridica interna. Secondo lo schema, le aziende devono aprire conti bancari in euro / dollari e in rubli presso Gazprombank, che poi si occupa del cambio valuta.
La Russia ha minacciato di interrompere le forniture di gas alle aziende non conformi. Le società energetiche europee si trovano ad affrontare una notevole incertezza giuridica sulla questione. Rischiano di perdere le loro forniture di gas o di violare il diritto dell'UE. Il governo olandese ha già detto alle compagnie energetiche di non pagare il gas in rubli. "Non possiamo permettere alcuna elusione delle sanzioni attraverso le porte di servizio", ha detto a POLITICO il ministro dell'Economia tedesco Robert Habeck, pur non affermando chiaramente ciò che il governo tedesco pensi della valutazione legale del decreto da parte della Commissione europea.
NUOVI FORNITORI • La sostituzione del gas russo è "possibile e fattibile", ha detto il premier italiano Mario Draghi in un'intervista al Corriere della Sera. Eni, il gigante petrolifero italiano, ha firmato un accordo con l'algerina Sonatrach per importare ulteriori 9 miliardi di metri cubi di gas entro il 2024.
Anche Israele vede un'opportunità nella situazione attuale. Il ministro degli Esteri israeliano Yari Kapid ha affermato la necessità dell'UE di riconsiderare la sua politica energetica in Medio Oriente. Mentre appare ancora come solo una possibilità, Israele ha confermato che il suo eccesso di offerta potrebbe essere importato attraverso oleodotti ancora da costruirsi attraverso la Turchia e la Grecia, o liquefatto e spedito dall'Egitto.
La BCE lascia i tassi di interesse invariati tra l'aumento dell'inflazione e la guerra
La Banca centrale europea (BCE) ha annunciato il 14 aprile che non cambierà la sua politica rispetto all'elevata inflazione trainata dai prezzi dell'energia e alle aspettative che l'istituzione possa assumere in futuro una posizione più dura sui tassi di interesse.
TASSI E ACQUISTI • "Il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali e i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente allo 0,00%, 0,25% e -0,50%", si legge nel verbale di politica monetaria della BCE. Anche l'Asset Purchase Programme (APP) si concluderà nel terzo trimestre del 2022, come previsto.
Difficile da quadrare • Il consiglio direttivo della BCE sta cercando di trovare il modo di combattere l'aumento dell'inflazione e sostenere allo stesso tempo un'economia europea colpita dalla guerra – un bel dilemma. L'inflazione ha raggiunto il 7,5% nel marzo 2022 nell'eurozona, secondo i dati di Eurostat. La Bank of England e la Federal Reserve degli Stati Uniti hanno entrambe iniziato ad aumentare i tassi di interesse, rendendo la BCE l'unica banca centrale a rimanere ferma.
EURO DOWN • I mercati finanziari hanno mostrato segni di agitazione in seguito alla decisione della BCE. L'euro è precipitato al livello minimo da due anni contro il dollaro, a 1.076 dollari per un euro. Il Bund tedesco a 30 anni è stato scambiato per la prima volta dal 2018 sopra lo 0%, a poco meno dell'1%.
La Commissione propone un quadro per proteggere i prodotti artigianali e industriali locali
Il 13 aprile la Commissione ha proposto il primo quadro per proteggere la proprietà intellettuale dei prodotti artigianali e industriali locali che si basano sulle pratiche tradizionali locali. Questo quadro estenderà l'uso delle indicazioni geografiche (IG) — marchi che indicano che un prodotto presenta qualità specifiche in virtù del luogo di origine — ai prodotti artigianali e industriali. La proposta è in linea con il piano d'azione per la proprietà intellettuale del 2020 in cui la Commissione aveva già previsto l'estensione delle indicazioni geografiche a tali beni.
La Commissione rafforza la protezione dei prodotti artigianali e industriali europei nell'UE e oltre
CERAMICA E PORCELLANA • Il quadro estenderà l'uso delle IG per coprire prodotti come porcellana di Limoges, ceramica Boleslawiec, tweed Donegal, posate Solingen e vetro di Murano - 800 prodotti in totale. Si baserà sul sistema di IG di successo per i prodotti agricoli, le scorte alimentari e le bevande alcoliche e spiritose: "L'Europa ha un'eredità artigianale d’eccezione e prodotti industriali di fama mondiale. È tempo che questi produttori beneficiano di un nuovo diritto di proprietà intellettuale, come i produttori enogastronomici", ha dichiarato Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno.
CONTESTO • Attualmente, non esiste una protezione a livello dell'UE che colleghi l'origine, la qualità e la reputazione dei prodotti industriali e artigianali: i produttori devono richiedere la protezione a livello nazionale nei rispettivi Stati membri. Tuttavia, il processo può rivelarsi molto costoso e il livello di protezione concesso non è uniforme, a seconda della legislazione nazionale. Inoltre, la mancanza di un sistema a livello dell'UE impedisce ai produttori di godere di una protezione completa a livello internazionale per i loro prodotti IG.
COME FUNZIONERÀ • In una prima fase, i produttori presenteranno una domanda alle autorità degli Stati membri che sarà valutata e presentata all'Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) in caso di successo. In una seconda fase, l'EUIPO garantirà o rifiuterà la protezione. Se concesso, l'Ufficio registrerà il prodotto a livello dell'UE ed implementerà procedure di protezione con paesi terzi. Sarà inoltre disponibile una formula di registrazione diretta.
BENEFICI ATTESI • Il regime garantirà una concorrenza leale, andando a combattere i prodotti contraffatti nell'UE ma anche a livello internazionale: poiché l'UE è firmataria dell'Organizzazione per la proprietà intellettuale, i produttori europei potranno cercare protezione nei paesi firmatari al di fuori dell'UE. Il sistema consentirà anche disposizioni più ambiziose in materia di IG negli accordi commerciali bilaterali. All'interno dell'UE, il nuovo regolamento favorirà lo sviluppo economico delle zone rurali e incentiverà i produttori e le PMI a investire in prodotti autentici. E' in gioco anche la protezione di posti di lavoro insieme alla ripresa economica delle regioni meno sviluppate.
Il cloud di Microsoft preso di mira da nuovi reclami antitrust
Il fornitore di servizi cloud italiano Aruba e la danese Cloud Community con sede a Copenaghen hanno sottoscritto una denuncia contro Microsoft avviata dal fornitore di cloud francese OVH, secondo Bloomberg. La denuncia è stata presentata un anno fa, ma è stata resa pubblica dal Wall Street Journal solamente un mese fa.
CONTESTO • La denuncia ha fatto seguito ad altre denunce nello stesso settore per una presunta violazione delle norme antitrust da parte della società tecnologica americana. Sebbene le nuove informazioni non gettino una luce più brillante sulla sostanza del caso, mostrano la portata delle lamentele delle società europee di cloud computing. Le preoccupazioni della Commissione in merito alla condotta nel settore, tuttavia, potrebbero essere ritenute eccessive in quanto il mercato dei servizi cloud è competitivo, non beneficia di effetti di rete estesi, a differenza del mercato dei social media, e la Commissione è già fortemente inserita nel mercato attraverso il progetto Gaia-X.
UN MERCATO COMPETITIVO • Il mercato dei servizi cloud è competitivo e strategico. Tuttavia, Microsoft è in ritardo rispetto ad AWS di Amazon ed è seguita da vicino da Google Cloud. Sebbene il mercato per i servizi cloud sia relativamente nuovo, le quote di mercato negli ultimi anni non si sono mosse in modo significativo a favore di Microsoft o di qualsiasi altro fornitore. Uno dei motivi è che, a differenza di altri mercati come i social media, i servizi cloud non presentano effetti di rete. Gli effetti di rete rappresentano un fenomeno che aggiunge valore a un servizio quante più persone lo utilizzano. Ad esempio, se più persone si iscrivono a un social network, è probabile che ancora più persone si iscrivano, poiché è più probabile che trovino amici e connessioni.
Le autorità nazionali garanti della concorrenza, in risposta alla consultazione della Commissione sulla legge sui mercati digitali, hanno riscontrato che gli effetti di rete costituivano il fattore più importante nella valutazione del potere di mercato nel settore digitale nei casi esaminati riguardo la corretta applicazione della direttiva sulla concorrenza che hanno indagato. I servizi cloud non traggono vantaggio dagli effetti di rete: non esiste un valore aggiunto per i clienti nel cambiare provider perché altri clienti sono passati a un altro provider. Inoltre, la Commissione sta aiutando le imprese a costruire la propria infrastruttura cloud attraverso lo standard Gaia-X. Pertanto, sembrano esserci poche prove che il mercato possa ribaltarsi a favore dell'una o dell'altra società.
DMA TODAY • Nel frattempo le riunioni di trilogo del mese scorso hanno prodotto un accordo sul testo finale della legge sui mercati digitali. La legislazione si applicherà anche alla fornitura di servizi cloud. In questo contesto, vi è il rischio che i numerosi denuncianti non finiscano mai per essere perseguiti ai sensi delle regole di concorrenza, ma in base all'imminente DMA.
Cosa abbiamo letto questa settimana
Un documento scritto da Artem Remizov et al. per il CEPS sostiene la concessione dello status di paese candidato all’Ucraina nella sua richiesta per l'adesione all'UE. Inoltre, gli autori sollecitano una revisione del processo di adesione, incentrata su incentivi più forti per le riforme.
Theodore Murphy dell'ECFR esorta l'Europa a prendere l'iniziativa nell'aiutare i paesi africani a superare la crisi alimentare innescata dal conflitto in Ucraina, per evitare il ripetersi di una campagna “diplomatica” della Russia sulla linea di quanto già accaduto con le forniture di vaccini.
Cécile Maisonneuve e Benjamin Fremaux dell'Institut Montaigne sostengono la necessità che l'UE abbracci l'energia nucleare.
Il futuro della Grecia rimane grintoso, ci ricorda Adam Tooze. L'Europa non può sottrarsi alla sua responsabilità nell'aiutare il paese a tracciare un nuovo corso.
Grazie a coloro che hanno contribuito a mettere insieme questa edizione: Gabriel Papeians de Morchoven (benvenuto!) Augustin Bourleaud, Giulio Preti, Gaëtan du Peloux, Maxence de La Rochère, Thomas Harbor, Tommaso Giulla, Allegra Crahay e Lorenza Nava. Ci vediamo martedì prossimo!
*Gli articoli non hanno singoli autori, le opinioni espresse in questa pubblicazione non riflettono le opinioni personali degli autori elencati.